Metodo

Recitargiocando è un metodo didattico-educativo che permette di giocare con il teatro e attraverso il teatro.

Giocando ricerchiamo una teatralità più ampia possibile. Il nostro fine non è il teatro-spettacolo, il fine è ogni nostro passo, durante l’intero percorso.

Il metodo utilizzato si avvale di diversi approcci nell’ambito dell’educazione corporea, teatrale, musicale e linguistica.

Si basa sulla ricerca sul campo condivisa, effettuata insieme al bambino/ragazzo, che partecipa attivamente alla costruzione del proprio bagaglio culturale e condivide l’esperienza con il conduttore, che diventa facilitatore e mediatore.

Il bambino /ragazzo viene costantemente stimolato ad avere un approccio critico e costruttivo verso di sè e verso il gruppo: il conduttore lo aiuta a focalizzare i propri bisogni, le proprie esigenze di crescita, i propri dubbi, le proprie paure, oltre che le proprie proposte, non tralasciando l’esperienza condivisa con il gruppo, affinché si senta sempre parte del tutto.

Si lavora sempre su piani differenti, su cui si interviene contemporaneamente:

CORPO, SPAZIO, MOVIMENTO, GESTO, MIMICA, SUONO, VOCE, MODALITA’ D’ESPRESSIONE.

IL CORPO Conoscere il proprio corpo, ascoltare le sensazioni corporee, comunicare attraverso il corpo, il gesto, il movimento
LO SPAZIO Essere in grado di gestire il proprio spazio , lo spazio circostante come luogo di azione, lo spazio allargato, di spostarsi nello spazio, di occupare lo spazio con il movimento e con gli oggetti, eccetera
L’ESPRESSIONE Essere consapevoli di poter esprimersi attraverso la gestualità, la parola, l’icona, il canto e la musica, passando dalla spontaneità alla rielaborazione guidata, all’azione creatrice, all’improvvisazione

DAI 5 AI 7 ANNI: IL GIOCO CORPOREO E MUSICALE

I PERCORSO (da ottobre a febbraio)

  • La scoperta del proprio corpo
  • Il consolidamento dello schema corporeo: lavoro sugli schemi motori statici e dinamici
  • La scoperta del proprio corpo in relazione al corpo dell’altro
  • La scoperta dello spazio intorno a noi
  • Il movimento nello spazio intorno a noi
  • Il suono e la musica muovono corpo ed emozioni
  • Giochi con oggetti non convenzionali
  • Cose che diventano altro

II PERCORSO (da febbraio a maggio)

  • Il movimento espressivo
  • Il gesto
  • La musica espressiva
  • La danza creativa
  • Creare una storia fatta di movimenti
  • Creare una storia fatta di gesti, suoni, oggetti e movimenti espressivi
  • Lo spettacolo

DAGLI 8 AI 12 ANNI: IL GIOCO DEL TEATRO

I PERCORSO (da ottobre a febbraio)

  • Il movimento creativo
  • Il teatro-danza
  • Percepire lo spazio attorno e il proprio corpo che occupa uno spazio
  • Il corpo lascia il proprio originale segno nello spazio
  • Il corpo si muove nell’unità di tempo
  • Lo stimolo sonoro guida i propri vissuti emozionali
  • Parlare senza parole (il tono e il suono della voce)
  • L’intenzionalità del tono
  • Parole alla rinfusa, che trovano un senso
  • Il disordine linguistico

II PERCORSO (da febbraio a maggio)

  • La danza creativa e il canto espressivo
  • Tradurre le proprie emozioni in forme corporee
  • Il fraseggio
  • Il corpo gruppale
  • Costruire una performance musicale di teatro danza
  • Destrutturazione della parola
  • Ricostruzione del codice linguistico
  • Il tono della parlata, l’espressione mimica, gestuale e spaziale

DAI 13 AI 18 ANNI: IL TEATRO DELLE EMOZIONI

I PERCORSO (da ottobre a febbraio)

  • Prendere coscienza delle proprie emozioni ed essere in grado di rielaborarle
  • Saper gestire il proprio mondo immaginario e le proprie emozioni, estrapolarle, modularle, incanalarle
  • Incoraggiare l’accettazione della propria individualità
  • Essere consapevoli del proprio contributo nel gruppo
  • Diventare consapevoli della relatività dei punti di vista
  • Incoraggiare relazioni di aiuto reciproco per un obiettivo comune
  • Favorire la collaborazione
  • Intervenire sui conflitti
  • Sviluppare la propria corporeità attraverso tutti i canali: corpo, gesto, suono, movimento, segno, parola
  • Tradurre le proprie emozioni in forme corporee
  • Percepire il corpo gruppale per poter essere gruppo
  • Essere consapevoli di ciò che ci muove dentro il corpo (sensazioni, emozioni, sensazioni fisiche…)
  • Verbalizzare il proprio sentire
  • Rappresentare il proprio sentire
  • Mettersi nei panni dell’altro
  • Mettersi nei panni di se stessi
  • Mettersi nei panni della persona più lontana da se stessi

II PERCORSO (da febbraio a maggio)

  • Lavorare sui ruoli, sui personaggi, sugli archetipi
  • Sviluppare capacità di ascolto e di drammatizzazione nella gestualità espressiva
  • Uso dei suoni vocali senza un senso
  • Significato e significante
  • Destrutturazione del significato linguistico del parlare
  • Ricostruzione di un significato che porta ad una comunicazione emotivo-sensoriale
  • Costruzione dello spettacolo usando tutti i piani espressivi (verbali, paraverbali, non verbali)

 

* Le foto di questa pagina sono di Furio Belloro