MERCOLEDÌ 23 GENNAIO 2019
alle ore 10.00
al TEATRO GARAGE di Genova
un folto pubblico di bambini verrà ad assistere alla nostra rappresentazione teatrale:
BRUNDIBÁR, LA FIABA DELLA MEMORIA, ispirata al libro “C’era una volta Brundibar” di Fiorella Colombo e Laura di Biase, Erga Edizioni.
Tutti i bambini partecipanti hanno preparato in questi giorni, in classe con i loro insegnanti, i canti e alcuni parti dell’opera, utilizzando il volume sopraindicato, per poter recitare e cantare insieme agli attori sul palcoscenico durante lo spettacolo, proprio come accadeva nel ghetto di Terezin.
Sono bambini di quarta e quinta elementare (9-10 anni) e quel giorno insieme a noi saranno testimoni di ciò che è accaduto nel ghetto di Terezin dal 1943 al 1944, perché non vada dimenticato. Assisteranno ad uno spettacolo nel Teatro Garage, ma sarà come essere sul palcoscenico di Terezin, eh sì, nel ghetto di Terezin c’era anche un palcoscenico. Assisteranno ad uno spettacolo nato già come spettacolo quel tempo là e in quei luoghi là, dove lo sterminio nazista ebbe inizio. Saranno invitati ad ascoltate con il cuore, non con la testa, perché il filo è sottile e noi vogliamo portarli proprio lungo quel filo:metteremo in scena proprio lo spettacolo nato tra le mura del ghetto coi bambini di quel ghetto, provato di notte, per non farsi scoprire dai nazisti, altrimenti sarebbe stata morte certa. In verità furono scoperti ben presto e invece che essere fucilati furono “sfruttati“ dal Regime, che li prese da “esempio“: il piano era dimostrare al mondo intero che nei campi i diritti dei prigionieri venivano rispettati. Di che spettacolo si tratta? Di una fiaba: Brundibár, una fiaba in musica, interamente suonata e cantata dai bambini, come loro. Una fiaba dal significato nascosto, che quei bambini avevano compreso eccome: là non si scherzava, la posta in gioco era la vita o la morte E tra la morte e la vita loro scelsero la vita. Come? Giocando. Giocando con la musica. Giocando con la fiaba. Sì, avete capito bene: giocando. Tra quelle mura si giocava, si cantava, si suonava, si recitava e ci si divertiva pure!… nonostante gli stenti e l’orrore che c’era tutt’intorno. E tutto questo li ha tenuti in vita, arrivando oggi, fino a noi.
Mercoledì 23 gennaio chiederemo a tutti bambini di “giocare” con noi al gioco del teatro, il gioco “fare finta di” essere qualcun altro e mettersi nei panni di quei ragazzi e quei bambini, i bambini di Terezin, sul palcoscenico di Terezin e a provare a restare con noi su questo palcoscenico, su quel palcoscenico. Per poter ancora una volta dire a gran voce: mai più alcun Brundibar!
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