Vogliamo andare oltre la rabbia, l’odio, la separazione.
Vogliamo andare oltre la vittima e il carnefice, oltre il capro espiatorio del momento, che sia maschio o femmina, oltre il giudizio, il pettegolezzo, lo schierarsi pro o contro.
Vogliamo andare oltre la paura, il dolore, le logiche umane, o meglio: le non logiche. Oltre i “raptus” e i “delitti passionali”, oltre tutte le strumentalizzazioni ideologiche, politiche, religiose, moraliste. Oltre l’innocente e il colpevole.
E su questi presupposti vogliamo dire la nostra, non possiamo tacere.
Noi siamo artisti e ciò che sappiamo fare meglio è l’arte dell’alchimia: trasformare la materia in colori, suoni, sensazioni, meraviglia, stupore sorpresa. Creiamo l’impalpabile, il non dicibile, rendiamo ciò che è impossibile in possibile. Trasmutiamo gesti, parole, movimenti in nuove storie, nuovi concetti, nuove idee.
Tutto per veicolare messaggi potenti, per cui non esiste alcuna parola in grado di sopportarne la portata.
Crediamo, nonostante tutto, nell’evoluzione di noi stessi e dell’universo intero. E onorando questa giornata vogliamo celebrarne il rito, momento importante e simbolico per una comunità che condivide i valori. Oggi lo celebreremo tutti insieme.
Qui si perde tutti insieme o si vince tutti insieme. Il 25 novembre non è la giornata delle donne. È la giornata di tutti.
Possiamo salvarci. Tutti.
(Fiorella Colombo)