scritto e diretto da Fiorella Colombo
Spettacolo itinerante interattivo per tutta la famiglia, con musiche e canti originali dal vivo
Musiche da Quadri di un’esposizione di Modest Mussorgsky
La Baba Jaga è uno spettacolo ispirato alla fiaba russa Vassilissa la bella. Narra le vicende della giovane Vassilissa con la terribile strega Baba Jaga gamba d’osso, che vive in una capanna a forma di orologio a pendolo, costruita su zampe di gallina. E’ una storia di iniziazione e di passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Una piccola bambolina aiuterà Vassilissa ad ascoltarsi, a guardarsi dentro e a crescere.
Lo spettacolo è itinerante in 6 tappe, attraverso le quali il pubblico accompagnerà nel suo viaggio Vassilissa la Bella, per addentrarsi nell’ignoto, passando attraverso varie difficili prove e incontrando tutti i personaggi neccessari alla sua crescita fisica psichica ed emotiva. Ogni bambino si identificherà con Vassilissa, ogni padre con il padre di Vassilissa e ogni madre con chi si identificherà? Con la madre buona, con la matrigna o con la strega? A voi la scelta!
Lo spettacolo valorizza tutte le qualità archetipiche del femminile e le tre figure materne: la madre buona, la matrigna e la strega, inscindibili tra loro. Uno spettacolo che diverte i bambini e fa riflettere gli adulti, un risveglio a una nuova vita, fatta di nuova consapevolezza, di mutamenti profondi, di abbandono delle vecchie convinzioni: continuare a sopravvivere o decidersi di affrontare l’ignoto e l’ombra dentro di noi? Se proveremo ad entrare dentro la capanna della Baba Jaga lo scopriremo.
Da sinistra a destra partendo dall’alto: Eleonora Vita (la matrigna), Fiorella Colombo (la Baba Jaga), Giuseppe Pellegrini (il viandante), Alice Pellegrini (Vassilissa), Laura Costa Reghini (la mamma di Vassilissa), Mirea Dosi (la sorellastra), Francesco Pellegrini (il padre di Vassilissa e i cavalieri), Lara Vaccaro (la sorellastra).
Perché lo consigliamo:
perché è la storia del passaggio di madre in figlia del potere femminile dell’intuito, perché è un percorso di iniziazione non solo femminile, che delinea il temuto passaggio dall’età infantile all’età adulta, perché incoraggia al distacco dall’archetipo della madre buona e dai valori della famiglia e la costruzione dei propri, perché svela che ciò ha un alto prezzo, pagato in nome della propria libertà e presa di coscienza, perché invita a guardarsi dentro. E soprattutto perché dietro questa malvagia strega c`è la Madre selvaggia che ci aspetta per spazzar via i falsi miti della troppa amabilità e accondiscendenza per essere accettati e che ci insegna che le cose non sono mai come appaiono.
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