Il coraggio di salvarsi

Testo e regia di Fiorella Colombo, una libera interpretazione della fiaba di “Barbablù” da “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estés Coreografie e danze di Bruna Learchi e Amar Al Rakisa  Organizzazione tecnica e artistica a cura di Barbara La Mattia

Con le attrici della Compagnia Liberitutti, le danzatrici di Genova Flamenco e le danzatrici del ventre di Amar Al Rakisa

Spettacolo di narrazione, musica e danze, per onorare la Giornata Internazionale contro la violenza sulla donna

Durata 90 min

Il coraggio di salvarsi – 25 novembre 2023

Uno spettacolo per onorare la giornata del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999.

La fiaba di “Barbablù”, di Charles Perrault, nella versione di Pinkola Estés, riscritta e reinterpretata alla luce di ciò che continua ad accadere nei tempi, narrata, recitata e danzata, per poter parlare e riflettere attraverso i simboli che essa veicola. Una fiaba per adulti, che lascia il segno.

 

Alice Pellegrini, Laura Costa Reghini, Fiorella Colombo
Lara Vaccaro, Mirea Dosi, Eleonora Vita

 

 

Bruna Learchi e le sue meravigliose danzatrici

Tonia Amar Al Rakisa e la sua meravigliosa danza del ventre

Le bravissime danzatrici del ventre di Amar Al Rakisa
Barbara La Mattia

“Vogliamo andare oltre la rabbia, l’odio, la separazione. Vogliamo andare oltre la vittima e il carnefice, oltre il capro espiatorio del momento, che sia maschio o femmina, oltre il giudizio, il pettegolezzo, lo schierarsi pro o contro. Vogliamo andare oltre la paura, il dolore, le logiche umane, o meglio: le non logiche. Oltre i “rapsus” e i “delitti passionali”, oltre tutte le strumentalizzazioni ideologiche, politiche, religiose, moraliste. Oltre l’innocente e il colpevole. E su questi presupposti vogliamo dire la nostra, non possiamo tacere. Noi siamo artisti e ciò che sappiamo fare meglio è l’arte dell’alchimia: trasformare la materia in colori, suoni, sensazioni, meraviglia, stupore sorpresa. Creiamo l’impalpabile, il non dicibile, rendiamo possibile ciò che è impossibile. Trasmutiamo gesti, parole, movimenti in nuove storie, nuovi concetti, nuove idee. Tutto per veicolare messaggi potenti, per cui non esiste alcuna parola in grado di sopportarne la portata. Crediamo, nonostante tutto, nell’evoluzione di noi stessi e dell’universo intero. E onorando questa giornata vogliamo celebrarne il rito, momento importante e simbolico per una comunità che condivide i valori. Oggi lo celebreremo tutti insieme. Qui si perde tutti insieme o si vince tutti insieme. Il 25 novembre non è la giornata delle donne. È la giornata di tutti. Possiamo salvarci. Tutti.

Fiorella Colombo

* Le foto di questa pagina sono di Cristiano Fiore