Immagine di testa

Il Turco in Italia

classi II A e II B (a.s. 2008/2009)

Testi, regia e sceneggiatura di: Fiorella Colombo e Laura di Biase

Coreografie di: Fiorella Colombo

Supporto scenografico con realizzazione del cartone animato: Elisa Cristiano e Laura di Biase

Costumi e oggetti di scena: Wilma Marano, Elvira Zazzera, Maria Medicina e Wanda Gamberoni

Insegnanti di classe: F. Colombo,L. di Biase, Maria Puccio, Elisabetta Bolo

Accompagnamento alla chitarra: Giulia Pellegrini (III B, sc. secondaria di I grado)

TRAMA

Prosdocimo è un poeta che vive in un paesino proprio sul mare, vicino a Napoli. Un giorno, mentre cerca ispirazione passeggiando sulla spiaggia, vede un accampamento di Zingari. Si avvicina proprio mentre una bella ragazza, di nome Zaida, si dispera per aver perso il suo amore, il turco Selim: che sia uno spunto originale per una storia?
Si avvicina ora Geronio, un vecchio barbogio con la mania dell'astrologia, che vuol farsi leggere la mano: sua moglie, la bella e capricciosa Fiorilla, è sempre in cerca di qualche novità e sempre curiosa di tutto. Diventerà mai una perfetta padrona di casa?
Giunge una nave, quella di Selim Damelec, nobile turco che vuole conoscere le usanze europee, iniziando dalla bella città di Napoli. Come mette piede sulla spiaggia, Selim rimane incantato dalla bellezza del luogo e soprattutto dalla bellezza di Donna Fiorilla, a sua volta affascinata: ecco un vero Principe! Dimenticando il povero Geronio, Fiorilla invita Selim a gustare il famoso caffè di Napoli. Geronio non la prende bene, ma, vista la regale scimitarra dell'ospite, fa buon viso a cattivo gioco. L'unico contento è il poeta Prosdocimo, che continua a prendere appunti per la sua storia.
Uscito Selim, Geronio rimprovera Fiorilla, che però risponde per le rime e giura vendetta: decide di partire con Selim per la Turchia.

Sulla spiaggia, mentre aspetta Fiorilla per fuggire insieme, Selim ritrova Zaida, la bella zingara, un tempo sua moglie, e mai dimenticata! Dopo un crescendo di equivoci e travestimenti, le cose si chiariscono e tutti e quattro i protagonisti dimenticano ogni incomprensione tra loro. L'amore si ristabilisce fra Fiorilla e Geronio, che augurano a Selim e Zaida, a loro volta riappacificati e felici, un buon viaggio di ritorno in Turchia. Selim saluta la bella Italia, fonte della sua felicità, mentre Prosdocimo esulta, perché ha trovato la maniera di completare la sua opera.

"Restate contenti:
felici vivete.
E a tutti apprendete
che lieve è l'error,
se sorge da quello
più bello l'amor!!".

Arie cantate e ballate

1. Ouverture
2. Nostra patria è il mondo intero
3. Ho da fare un dramma buffo
4. Un marito scimunito
5. Voga voga
6. D'un bell'uso di Turchia
7. Restate contenti e felici vivete

   Recitar cantando 2007 - Scrivici per info - tutti i diritti riservati